Per rimanere senza fiato ci sono tanti modi: immergersi in apnea; rimanere rapiti nello sguardo da qualcosa di bello, o, all’opposto brutto; correre senza risparmiarsi….oppure….stare comodamente seduti, davanti a un PC connesso ad internet, e guardarsi per 8’39″12 la cavalcata solitaria di Yohanes Chiappinelli nei 3000 siepi degli italiani juniores di Rieti.
E’ questa forse la sensazione che ha vissuto la maggior parte di noi, connessi per tifare Yoghi.
Senza fiato dal primo all’ultimo metro: 2’48″6 ai 1000, 5’45″2 ai 2000, e noi pronti a scrutare un minimo cenno di cedimento, e di rientro degli avversari. Invece no, siamo noi quelli rimasti senza fiato, mentre l’incedere di Yoghi non aveva la benchè minima esitazione, freschezza fino al termine di 3000m che generalmente per i più sono puro massacro.
Alle sue spalle, dopo 24 secondi (9’03″74), è giunto l’amico-rivale della nazionale, Said Ettaqy, in volata su Simone Colombini, poi alla spicciolata tutti gli altri, tra cui sontuosamente settimo Marco Proietti Vagaggini, 9’33″66, personale stracciato per la seconda volta in meno di una settimana.
E così si è completato il capolavoro di Maurizio Cito, con i suoi atleti issati all’eccellenza della forma al momento opportuno. Con una domanda che noi spettatori ci porteremo appresso ancora per un mese: ma Chiappinelli avrà raggiunto il picco di forma o potrà ancora fare qualcosa agli Europei di Eskiltuna?……
Per ora accontentiamoci, si fa per dire, del secondo crono di sempre in Italia per uno juniores sui 3000 siepi, alle spalle di un certo Francesco Panetta, 8′ 33″24 a Firenze il 25 maggio 1982.
Cinque anni dopo, fine estate romana 1987, l’Olimpico ancora nelle sue vestigia olimpiche (ovvero solo marmi e nessuna copertura) e gremito come per un derby, salutava con un tifo incandescente il titolo mondiale del ragazzo di Calabria.
La storia parte sempre in sordina, chissà cosa riserva il futuro…..
A. B.