Riprende il 25 aprile 2017 il percorso del Meeting della Liberazione, solo interrotto lo scorso anno per i lavori di rifacimento della pista.
Ormai da oltre tre lustri il Meeting della Liberazione contraddistingue il panorama dell’atletica leggera toscana di inizio stagione all’aperto.
Collocato in una data propizia e simbolica, il Meeting della Liberazione contribuisce a tenere desta la memoria delle giovani generazioni relativamente al 25 Aprile 1945, simbolica fine della Seconda Guerra Mondiale per l’Italia e liberazione della Penisola dall’occupazione nazifascista.
Per questo nel corso degli anni il Meeting della Liberazione è stata l’occasione per festeggiare la “rinascita primaverile” alla vita con un evento sportivo rivolto a tutte le fasce d’età, in cui hanno trovato spazio le competizioni per il settore promozionale e l’agonismo dei settori allievi, juniores, promesse, seniores fino ai master. Di fatto una riunione d’atletica con tutte le categorie presenti nella stessa giornata rappresenta una rarità nel calendario nazionale, ma che proprio in funzione della data costituisce una sorta di rodaggio verso gli imminenti impegni del calendario federale (leggasi Campionati di società assoluti).
Nel corso degli anni sono stati migliaia gli atleti che hanno calcato pista e pedane del Campo Scuola Renzo Corsi di viale Avignone, con una presenza media in ciascuna edizione di circa 1000 presenze gara.
Nonostante la fase di “rodaggio”, a nobilitare le gare delle categorie assolute hanno pensato nelle varie edizioni molti nomi, più o meno famosi, che transitati a Siena il 25 Aprile hanno spesso lasciato un marchio indelebile, rinverdendo i fasti del glorioso “Meeting dell’Amicizia”.
Su tutti emerge – non fosse per la sua statura – il versiliese Nicola Vizzoni, argento olimpico a Sidney 2000 ed Europeo a Barcellona 2010, che ha reso il Meeting della Liberazione una sorta di luogo eletto per il lancio del martello. Nel 2009 Vizzoni lanciò a 77,99m, misura di alto valore internazionale, ma tante sono state le sue presenze, compresa quella nel 2011 quando non abbandonò la pedana nonostante il nubifragio che interruppe la manifestazione. Un vero esempio di serietà agonistica per tutti i giovani presenti.
Sulla stessa pedana di Vizzoni, si è cimentata ovviamente anche Elisa Palmieri, campionessa italiana assoluta invernale 2016 del martello e già maglia azzurra, che nell’impianto di casa non è mai voluta mancare negli anni trascorsi come tesserata per l’Esercito.
In pista è stato possibile assistere a numerose e titolate presenze: alle prime volate di due campionesse locali, le azzurre Irene Siragusa da Colle Val d’Elsa (stabilmente nel quartetto della 4×100) e Chiara Bazzoni da Bettolle (olimpica a Londra 2012 e Rio 2016, bronzo Europeo con la 4×400 ad Amsterdam 2016); alle corse delle mezzofondiste azzurre Margherita Magnani sui 3000m nel 2009 e della grossetana Elisabetta Artuso; allo sprint dell’argento europeo a Barcellona 2010 e primatista italiano della 4×100, il fiorentino Maurizio Checcucci, e ai 100hs dell’azzurra e campionessa italiana indoor dei 60hs, la pisana Giulia Pennella; a quella dell’eptathleta Francesca Doveri sui 400m nel 2011, o ancora allo specialista dei 400m Alessandro Bracciali, e ovviamente a quella del portacolori di casa, Yohanes Chiappinelli, fin dalle categorie giovanili.
Le pedane dei salti hanno visto alternarsi i saltatori in alto livornesi, già azzurri, Andrea Lemmi (personale di 2.26m) e Daniela Galeotti (personale di 1.92); nel lungo maschile si è spesso superato il limite dei 7m, anche con la presenza dei fiorentini Francesco Agresti e William Frullani (specialista azzurro delle prove multiple).
Tra i tanti momenti significativi vissuti nella storia del Meeting della Liberazione, va indubbiamente ricordato il 2013 quando si decise di rendere omaggio al grande Pietro Mennea, da poco scomparso e già presente a Siena negli anni del Meeting dell’Amicizia, facendo gareggiare tutti gli atleti iscritti ai 200m maschili con un numero che riportava le cifre del suo record mondiale sulla distanza: 19”72.
Il Meeting della Liberazione quindi, pur non essendo un “top event” nazionale, ha alle spalle una lunga e consolidata storia, contraddistinta da qualità di risultati e di presenze.
Andrea Bruschettini
Possiamo avere il dispositivo con le gare previste?
Buonasera, se scorre tra le notizie, è già pubblicato in quella del 10 aprile