Decimo in batteria di qualificazione e trentesima piazza assoluta per il Carabiniere senese
Un weekend, quello da poco trascorso, che regala grande soddisfazione a tutta la Uisp Atletica Siena. Yohanes Chiappinelli, quasi vent’ anni e cresciuto nel club senese prima di spiccare il volo verso il gruppo sportivo militare del C.S. Carabinieri, ha preso parte al suo primo Campionato del Mondo, in corso di svolgimento fino a Domenica a Londra.
L’atleta senese, allenato da Maurizio Cito, aveva ottenuto il minimo di partecipazione per i mondiali a giugno in una delle prime gare tra i “grandi” sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma, dove aveva siglato l’ottimo personale di 8’27’’34.
Arrivato a Londra sulla scorta dell’entusiasmante oro Europeo under 23, vinto neanche un mese fa a Bydgoszcz (Polonia), Yohanes “Yoghi” Chiappinelli, si è presentato al via della terza batteria dei 3000 siepi, con l’obiettivo di ben figurare, e provare magari il difficile passaggio alla finale (primi tre più i sei migliori tempi di tutte le batterie). Lo sviluppo della gara, accompagnato da ritmi lenti ai primi due chilometri, ha portato l’allievo di Maurizio Cito ad affrontare tutta la competizione in modo diverso da come è abituato a fare a livello giovanile (ovvero sempre da solo in testa), trovando difficoltà nel mantenere un ritmo costante all’interno del gruppo.
Il Carabiniere sapeva che avrebbe incontrato una prova dove il “mucchio selvaggio” si sarebbe messo dietro chi di volta in volta si fosse posto al comando; ma, nonostante questa consapevolezza, è stato difficile per lui interpretare la gara. Ritmo relativamente lento al primo km (2’52″28), così come al secondo (5’43″65), Yohanes ha avuto difficoltà ad affrontare con la suo naturale elasticità le barriere, oscillando tra la prima e la terza corsia per riuscire a trovare la propria strada. Nell’ultimo km, dopo aver parzialemnte interrotto la propria corsa per non colpire lo svedese Solomon caduto davanti a lui, si è ritrovato a rimontare con una bella progressione finale fino a chiudere al decimo posto in 8’36″48. Tempo e posizione che non hanno soddisfatto il puledrino azzurro che sa di valere di più, ma che a posteriori deve subire lo scotto del noviziato per capire come affrontare queste competizioni.
Nell’analisi della sua gara, a parte le attenuanti della giovane età e una classifica che vede comunque avanti a lui atleti con palmares di rilievo e personali migliori, sono da cogliere i significativi segnali positivi dell’ultimo chilometro corso in progressione e con un ottimo giro finale. La strada per competere in questi palcoscenici, sia per lui che per il suo tecnico, parte proprio da qui, da un’esperienza vissuta con orgoglio e attaccamento alla maglia azzurra, per uno dei più giovani convocati nella ristretta rappresentanza italiana (36 atleti) a questi mondiali.